Geografia Africa Territorio Storia Economia del Camerun.

Cartina del Camerun

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La bandiera e l'Inno

Presentazione

Camerun in Africa

Mappa del Camerun che mostra le principali città, parti dei paesi circostanti e la Baia del Benin

Il territorio

Cartina del Camerun

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L'economia

Cenni storici

Le Città

Yaoundé

Douala

Piccolo lessico

Animismo

Baia del Camerun

Edéa

Mini Martap

Savana

Personaggi celebri

Ahmadou Ahidjo

Maroua

Bandiera del Camerun

La bandiera.

Tre bande verticali uguali di verde (lato issatore), rosso e giallo, con una stella gialla a cinque punte centrata nella banda rossa; il tricolore verticale ricorda la bandiera della Francia; il rosso simboleggia l'unità, il giallo il sole, la felicità e le savane a nord, e la speranza verde e le foreste del sud; la stella è riferito come la "stella dell'unità".

Nota: utilizza i colori popolari panafricani dell'Etiopia.

Inno del Camerun.

Geografia Africa

Il Libro dei Fatti del Camerun Foto

Dal dizionario il Camerun

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GEOGRAFIA - AFRICA - CAMERUN

PRESENTAZIONE

Affacciato sul golfo di Guinea a Ovest, il Camerun confina a Nord-Ovest con la Nigeria, a Nord-Est con il Ciad, a Est con la Repubblica Centrafricana, a Sud-Est con il Congo, a Sud con il Gabon e la Guinea Equatoriale.

La sua superficie è di 475.442 kmq.

Gli abitanti sono 30.135.732 (2023) con una densità media di 34 abitanti per kmq.

Il Camerun ha una struttura etnica composita:

Fang (20%), Bamileke (18%), Duala (15%), Fulbe (10%), Haussa (1,2%), altri gruppi (35,8%).

Lingue ufficiali sono il francese e l'inglese;

d'uso sono le lingue bantu e i dialetti sudanesi.

La popolazione professa principalmente la religione cattolica (34,7%) e animista (26%);

esistono minoranze di protestanti (17,5%) e musulmani (21,8%).

Inizialmente Repubblica federale, il Camerun è dal 1972 una Repubblica unitaria a regime presidenziale.

Il presidente, che è insieme capo dello Stato, delle Forze armate e del Governo, è eletto a suffragio diretto ogni sette anni, al pari dell'Assemblea Nazionale (180 membri).

La moneta è il franco CFA.

La capitale è Yaoundé (1.248.200 ab.).

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Camerun in Africa

Camerun luogo

Mappa del Camerun che mostra le principali città, parti dei paesi circostanti e la Baia del Benin.

Mappa del Camerun

IL TERRITORIO

Il Camerun occupa un vasto altopiano ricoperto da savane e presenta una notevole varietà di paesaggi:

vi si alternano pianure, altipiani e rilievi montuosi.

Lungo la costa si apre una pianura alluvionale, dominata a Sud-Ovest dal vulcano Camerun (4.070 m) e da altri massicci vulcanici.

La zona centro-meridionale è formata da bassi tavolati inferiori ai 1.000 m.

Il fiume principale è il Sanaga che sfocia nell'Oceano Atlantico.

Gli altri corsi d'acqua sono tributari del Niger, attraverso il Benué, e del Congo.

A Nord il Logone convoglia le acque dei propri affluenti nel Lago Ciad.

I fiumi del Nord hanno portata irregolare, mentre quelli del Sud, a causa delle copiose precipitazioni, hanno un regime abbondante.

Le coste sono basse.

Il clima è vario:

a Nord ha caratteristiche tropico-continentali con aridità e marcate escursioni;

al Centro-Sud è tropico-equatoriale con temperature e precipitazioni elevate.

Sul versante del Monte Camerun le precipitazioni toccano il livello massimo dell'intero continente.

Cartina del Camerun

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L'ECONOMIA

L'economia del Camerun è parzialmente evoluta, pur presentando ancora aspetti di arretratezza e di dipendenza dall'estero.

Le attività economiche si sono sviluppate rapidamente grazie al petrolio.

L'agricoltura, principale fonte di reddito, si scinde in quella di sussistenza del Nord, che produce manioca, mais, miglio e sorgo, e quella tecnicamente più avanzata delle regioni fertili del Sud, dove prevalgono le piantagioni di cacao, arachidi, caffè, canna da zucchero e palme da olio.

Di discreta importanza l'allevamento, praticato nella savana settentrionale.

Notevoli le risorse forestali.

Il settore industriale è caratterizzato da piccole e medie imprese a capitale straniero, concentrate nella regione intorno a Douala e Yaoundé.

Rilevante la presenza di industrie alimentari, tessili, della prima lavorazione del legno, chimiche e di assemblaggi meccanici.

L'energia necessaria proviene dalla centrale indroelettrica di Edea, che alimenta i centri industriali; l'altra fonte energetica è il petrolio, scoperto al largo di Vittoria, che rappresenta la ricchezza mineraria del Paese: il suo sfruttamento è in rapido sviluppo.

Esistono inoltre riserve di bauxite.

L'economia del Camerun dipende molto dalle importazioni, soprattutto relative alle attrezzature industriali, mentre esporta in gran parte prodotti agricoli.

Dopo la grave crisi economica nella prima metà degli anni Novanta e la svalutazione del franco CFA nel 1994, dall'anno successivo il Camerun avviò una serie di misure di aggiustamento strutturale e di riforme economiche in senso liberale che gli permisero di realizzare una più attenta gestione delle finanze pubbliche e di creare un ambiente favorevole a una crescita economica sostenuta.

Negli ultimi anni il Camerun seguì le indicazioni degli organismi finanziari internazionali, improntate a una politica di apertura verso gli investimenti esteri e gli scambi commerciali.

Le varie zone del Paese sono collegate fra loro da una rete ferroviaria di 988 km e da una rete stradale di 34.300 km, di cui 4.287 km asfaltata, concentrata nel Sud.

I principali aeroporti sono a Douala, Yaoundé, Garoua, Bafoussam e Ngaounderé; i porti principali si trovano a Dpuala-Bonabéri, Limbe-Tiko e Kribi.

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CENNI STORICI

Il Camerun è il luogo di origine dei popoli bantu, che già nel II sec. a.C. iniziarono la loro espansione verso l'Est e il Sud dell'Africa, introducendo nei territori occupati la lavorazione del ferro e diffondendo coltivazioni prima sconosciute. I primi esploratori furono navigatori portoghesi che giunsero nel Camerun nella seconda metà del 1600. Uno di questi, Fernando Poo, chiamò il Paese Rio dos Camaroes dal soprannome dato al fiume Wouri, il «fiume dei gamberi». Solo a partire dal XVII sec. vi si stabilirono i primi insediamenti europei, che all'inizio ebbero carattere esclusivamente commerciale. L'inserimento della regione in un più vasto ambito economico si deve alla migrazione dei Fulbe, che formarono l'emirato di Adamaua, nella regione centro-nord del Paese. Nel giugno 1884 Gustav Nachtigal concordò un protettorato con il re dei Douala, popolazione della costa. Un anno dopo, la Conferenza di Berlino assegnò il Camerun alla Germania, ma solo nel 1894 si riconobbe formalmente l'inclusione dell'emirato di Adamaua, voluto dagli Inglesi nel territorio del Camerun. I Tedeschi si appropriarono delle terre degli africani, che morirono di fame a migliaia, dopo aver vissuto per secoli senza problemi alimentari. I Douala avevano il controllo del commercio tra la costa e Yaoundé, centro degli scambi tra il Sud e Adamaua, che invece i Tedeschi volevano controllare: una sanguinosa guerra scoppiò poco dopo l'annuncio del protettorato e che durò quattro anni (1897-1901). All'inizio della prima guerra mondiale, il Camerun venne occupato dalle truppe anglo-francesi e, nel 1919, la Società delle Nazioni lo divise in due «mandati»: alla Francia toccò il Camerun orientale, comprendente circa cinque sesti del territorio, mentre la Gran Bretagna governò sul Camerun occidentale unendolo amministrativamente alla Nigeria. Le tensioni tra le potenze coloniali andarono di pari passo con l'emergere di movimenti favorevoli all'indipendenza. Nel 1945 nacque l'Unione popolare del Camerun (UPC), diretta da Rubem Um Nyobé. La UPC diede inizio ad una serie di azioni di protesta dal 1948 al 1956, quando venne dichiarata illegale. I dirigenti nazionalisti fuggirono nella zona occidentale, dominata dagli Inglesi, organizzando un movimento di guerriglia. Nel 1958 il Camerun francese ottenne l'autonomia e l'indipendenza nel gennaio 1960 come Repubblica del Camerun sotto la guida dell'Unione nazionale del Camerun (UNC), che, appoggiata da Parigi e nata dall'unione di due partiti conservatori, riuniva politici del Nord di origine islamica. Il leader dell'UNC, Ahmadou Ahidjo, fu eletto presidente della Repubblica (maggio 1960) e perseguì una politica di riunificazione, accettata dagli Inglesi in seguito ai risultati di un plebiscito. Il Camerun britannico venne ripartito in due zone: l'area settentrionale, unita alla Nigeria, e quella meridionale, annessa al Camerun nel 1961. Da quest'ultima unione nacque la Repubblica Federale del Camerun (ottobre 1961) che, in base alla Costituzione dell'agosto 1961 includeva due Stati, il Camerun Orientale (ex francese) e il Camerun Occidentale (ex inglese) sottoposti a un rigido potere centrale caratterizzato in senso nettamente presidenzialistico. A capo della Repubblica federale venne posto Ahjdio che, nel corso degli anni Sessanta, instaurò uno dei più efficaci sistemi repressivi dell'Africa subsahariana, a cui si oppose l'UPC, di ispirazione marxista, messa fuori legge nel 1955, che continuò la guerriglia fino al 1970, allorché i suoi principali esponenti furono arrestati e condannati a morte o a lunghe pene detentive. Nel maggio 1972 venne approvata, mediante referendum, la nuova Costituzione che aboliva la struttura federale e dava vita ad uno Stato unitario, la Repubblica Unita del Camerun, ancora sotto la presidenza di Ahidjo.

Nel 1982, Ahidjo si dimise e venne sostituito dal suo ex primo ministro, l'avvocato Paul Biya, il quale, pur mantenendo la linea del precedente Governo dal punto di vista politico ed economico, subì un tentativo di colpo di Stato da parte di gruppi legati ad Ahidjo, tentativo che fallì anche per l'appoggio che i giovani diedero al presidente, con numerose manifestazioni pubbliche. L'aumento della disoccupazione e la crisi alimentare aggravarono le condizioni di instabilità del Paese. Nell'aprile 1984 si ricorse alle elezioni anticipate cercando di dare una parvenza di democrazia, anche se parecchie formazioni democratiche rimasero vietate. Biya venne rieletto decidendo poco dopo la creazione di nuove province per attenuare il peso economico e politico del Nord musulmano. La presenza dell'industria petrolifera ravvivò le rivalità etniche tra le regioni anglofone e francofone e le difficoltà economiche si aggravarono anche per la dipendenza da un piccolo gruppo di imprese francesi che controllavano quasi il 44% delle esportazioni. Biya venne rieletto anche nel 1988, anno in cui venne soppressa la carica di primo ministro e aumentò la censura sulla stampa. Nel 1990, le organizzazioni sociali e politiche denunciarono la repressione governativa ai danni dei cittadini e, grazie alle proteste, settanta organizzazioni ottennero il riconoscimento legale. Nel novembre 1991 i capi dell'opposizione chiesero la riforma della Costituzione e il ripristino del sistema federativo abolito nel 1972. Biya anticipò le elezioni presidenziali ad ottobre 1992. Sette partiti presentarono dei candidati, ma il Governo vinse con il 39,98% dei voti contro il 35,97% del Fronte socialdemocratico (FSD) di John Fru Ndi, principale forza di opposizione. L'accusa di brogli da parte governativa fu la ragione di diversi incidenti nella parte anglofona del Nord-Est, roccaforte dell'opposizione. Gli osservatori internazionali confermarono l'esistenza di brogli elettorali, ma la Corte Suprema si rifiutò di annullare il voto. A quel punto Fru Ndi si autoproclamò presidente. Il Governo rispose instaurando lo stato d'emergenza nel Nord-Est. La repressione si generalizzò, provocando proteste internazionali tra cui la sospensione degli aiuti da parte degli Stati Uniti. Biya si trovò costretto a mettere fine allo stato d'emergenza, liberando l'incarcerato Fru Ndi. Un terzo del commercio estero del Paese dipendeva dalla Francia e l'opposizione iniziò un'azione di boicottaggio dei prodotti francesi, motivandola con il sostegno dato da quel Paese a Biya. Nel 1993 venne assassinato Benjamin Menga, vicepresidente dell'Unione democratica del Camerun (UDC). Vari dirigenti politici furono incarcerati e aumentò la censura della stampa. Biya non diede ascolto alle richieste dell'opposizione, mantenendosi nell'area economica del franco nonostante la svalutazione del 100% del CFA decisa da Parigi. Nell'ottobre 1997, Biya venne rieletto, ma ci furono contestazioni da parte dei partiti di opposizione, alcuni dei quali avevano invitato la popolazione al boicottaggio. Alla fine del 1997 crebbe l'opposizione ad un progetto della Banca Mondiale per estrarre petrolio dal Ciad e trasportarlo fino all'Oceano Atlantico attraverso il Camerun. Molte organizzazioni non governative chiesero di appoggiare invece dei progetti di sviluppo sociale. Nel marzo 1998 Camerun e Nigeria si presentarono alla Corte dell'Aja per una controversia, che diede luogo anche a scontri armati, sulla penisola di Bakassi, ricca di pesce e forse anche di petrolio. Nel 2000 La Banca Mondiale concesse il prestito di 350 milioni di dollari ai Governi del Camerun e del Ciad e al consorzio Exxon-Chevron-Petronas, per la controversa realizzazione di un oleodotto di 1.100 km dall'area petrolifera del Ciad meridionale fino alla costa del Camerun. Continuarono ad essere contrari al progetto, per il suo forte impatto ambientale, alcuni Governi, tra cui quello italiano, e molte organizzazioni non governative. Nell'aprile 2001 il Camerun rifiutò il permesso di attracco nel porto di Douala alla nave «Etireno», partita dal Benin e sospettata di trasportare 250 bambini destinati ad essere venduti come schiavi nelle piantagioni di cacao. Nello stesso Camerun, su ammissione delle autorità, il traffico di bambini ha raggiunto livelli allarmanti. Nell'ottobre 2004, Biya fu rieletto presidente del Camerun: il suo nuovo Governo ebbe il difficile compito di attuare vere riforme economiche e fiscali, per ottenere dalla comunità internazionale la prevista cancellazione di una parte del pesante debito estero che, come risultato di due decenni di decrescita delle attività economiche, passò da 2,9 miliardi di dollari nel 1983 a quasi 10 miliardi nel 2005.

LE CITTÀ

Yaoundé

(1.248.200 ab.). Capitale del Camerun e capoluogo della provincia del Centro (68.926 kmq; 2.501.229 ab.), è situata nell'altipiano interno del Paese, in una zona collinare tra i fiumi Njong e Sanaga. Attivo centro commerciale, che svolge un importante ruolo politico ed amministrativo, è ben servita da ferrovia e aeroporto. Collegata direttamente al porto di Douala, dove si svolgono i traffici con l'estero, la città è sede di oleifici, caseifici e manifatture di tabacco.

Douala

(1.494.700 ab.). Città e porto del Camerun, capoluogo della provincia del Litorale (20.239 kmq; 2.202.340 ab.), sorge sulla riva sinistra del fiume Wouri, allo sbocco nell'Oceano Atlantico. È il principale centro economico del Paese, dotato di una flotta peschereccia ed è scalo per il commercio estero. È inoltre sede di industrie meccaniche, metallurgiche, elettroniche, chimiche, tessili, alimentari e dell'abbigliamento. La città risente dello squilibrio sociale ed economico diffuso nell'intero Paese. Intorno al centro commerciale, di tipo europeo, sono sorti numerosi sobborghi costituiti da abitazioni di terra e legno e baracche di lamiera.

PICCOLO LESSICO

Animismo

Forma di religiosità primitiva, diffusa soprattutto in Asia e nel continente africano, basata su una credenza secondo la quale in ogni cosa risiede un principio vitale (anima).

Baia del Camerun

Si tratta di un'insenatura formata dall'estuario comune dei fiumi Mungo e Wouri. In questa zona nel 1471 sbarcò il portoghese Fernando Poo che, a causa della grande quantità di gamberi presenti nelle acque locali, chiamò l'area Rio dos Camaroes (fiume dei gamberi), da cui si dice derivi il nome del Paese.

Edéa

Luogo, sul fiume Sanaga, in cui sorge un grandissimo impianto idroelettrico che fornisce circa il 95% dell'energia idroelettrica del Paese, utilizzata in gran parte per il funzionamento di un grande complesso industriale per la produzione di alluminio.

Mini Martap

Nome di un giacimento di bauxite, situato nei pressi di Ngaoundéré che viene stimato come uno dei più grandi del mondo. Lo sfruttamento della miniera è incominciato soltanto di recente.

Savana

Nome dato a vaste praterie che ricoprono zone pianeggianti tipiche dell'America Meridionale e dell'Africa equatoriale. Nelle savane, in cui possono crescere anche rare piante xerofite (piante che riescono a vivere negli ambienti aridi grazie alla loro alta capacità di assorbimento dell'umidità) e cespugli spinosi, la produzione erbacea, costituita in prevalenza da graminacee, sorge con rapidità nel periodo delle piogge e s'inaridisce nei mesi di siccità. Perciò la savana si presenta, a seconda delle stagioni, straordinariamente verde o verde-giallognola, o gialla arida, con l'aspetto della terra bruciata. Nelle savane africane sono comuni i baobab, le acacie spinose e le palme dum, mentre nelle regioni più aride (Kalahari) sono diffuse le euforbie e le specie xerofite. La fauna della savana comprende specie erbivore e carnivore. In Africa si trovano giraffe, gazzelle, antilopi, zebre e scimmie, cacciate da leoni e leopardi; numerosi gli sciacalli e le iene; caratteristico il formichiere, distruttore di termitai. Le savane sono inoltre popolate da innumerevoli specie di uccelli, insetti e rettili.

PERSONAGGI CELEBRI

Ahmadou Ahidjo

Uomo politico del Camerun (Garoua 1924 - Dakar 1989). Primo ministro nel 1958, nel 1960 assunse la carica di presidente della Repubblica, venendo riconfermato nel 1965 e nel 1970. Creatore del partito unico Unione nazionale camerunese, divenne il principale artefice dell'unità nazionale basata sulla trasformazione del Camerun da Stato federale a Repubblica unita (1972). Nel 1982, dopo 22 anni di ininterrotta permanenza al potere, abbandonò la vita politica trasferendosi in Francia. Il suo successore, il primo ministro Paul Biya, lo accusò però di complotto antigovernativo e nel 1984 ne ottenne la condanna a morte in contumacia, poi trasformata nella detenzione a vita.

ALTRI CENTRI

Maroua

(271.700 ab.). Città del Camerun settentrionale, capoluogo della provincia dell'Estremo Nord (34.246 kmq; 2.721.463 ab.). La regione in cui sorge Maroua è steppica, situata alle pendici orientali dei Monti Mandara, nei pressi del fiume Longone. È un centro commerciale, notevole per l'allevamento e l'artigianato, con produzione di oggetti in pelle e pizzi. I principali prodotti agricoli della zona sono cotone ed arachidi.

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